lunedì 20 marzo 2023


 

Adoro quando chi mi fa la recensione condivide le stesse mie passioni!

Grazie a Valentina Fontan.

Contessa Scalza.

martedì 14 marzo 2023

 

Carmen. Un nome da eroina, da bruna pasionaria donna del sud del mondo. Sorriso e occhi brillanti come i suoi colori, la griffe con cui sceglie di esprimersi nel difficile ambito artistico, che illumina con la sua acuta Visione.




1) Ciao Carmen, desidero ringraziarti per avermi concesso questa intervista. Leggendo la tua biografia è possibile entrare un po’ nel tuo mondo, fatto di colori, di ricerca filosofica e materica, uniti in una girandola di Vita vera, come un caleidoscopio che poi trasferisci nei tuoi libri. Ma è proprio così, o viceversa, tutto parte dalla scrittura?

Ciao Loredana, in primis ci tengo a dirti che sono onorata dall’attenzione e della sensibilità che mostri verso la mia professione di artista. Ho riflettuto molto su questo argomento, nel corso della mia vita privata e professionale. Sono giunta a concludere che la mia arte e la mia scrittura parlino degli stessi temi attraverso due linguaggi differenti. Ho sempre avuto un bisogno: esprimere il mio dissenso rispetto a realtà comunemente accettate, eppure fortemente ingiuste e lesive dei diritti di alcuni soggetti più deboli. Perciò ho cercato nell’arte un mezzo espressivo capace di darmi voce. Quello che mi sta particolarmente a cuore è focalizzare l’attenzione sulla necessità di far tramontare una concezione antropocentrica del mondo, e restituire la giusta importanza ai grandi violati della Storia, cioè la natura, l’altro “non umano” e il femminile, in ogni sua accezione. Questa idea la esprimo nelle mie tele, con la valorizzazione di temi che combinano il femminile col mondo naturale, e nelle mie opere letterarie, dove amo approfondire una visione del mondo che prescinda dall’impostazione fallocentrica, rimettendo al centro la voce narrante femminile.

2) La laurea in Filosofia e Marketing ti permette di accedere a diversi aspetti della mente umana, spesso in antitesi fra loro, non di rado in grande conflitto. Come ti è nata l’idea di studiare questi due mondi?

La mia prima laurea in marketing la scelsi per esigenze “lavorative”, come fanno molti ragazzi che mettono da parte le loro vere peculiarità per seguire la strada più opportuna, in base ai canoni di questo nostro vivere sociale. Proprio la conoscenza dei principi del marketing, grande Dio dei nostri tempi, mi ha posto dinnanzi al bisogno di tirarmi fuori dal teatro dell’assurdo in cui siamo calati, e scavare nell’anima e nella riflessione, alla ricerca di un modo di vivere più autentico, distante anni luce dalle logiche del pensiero individualista e consumistico, che commercializza tutto, anche i rapporti umani. Da lì, ho intrapreso un nuovo percorso di studi, questa volta ascoltando il mio daimon. La filosofia apre a una prospettiva di vita straordinaria, stravolgendo schemi preimpostati e facendo mutare radicalmente il nostro punto di vista.

3) Sembri una persona nata per unire ciò che tende a separarsi. Questo nelle tue molteplici attività artistiche, come nello stile di vita, dopo aver fondato nel 2015 il brand artistico-editoriale “Arte Libri Filosofia Itinerante”. Da dove nasce questo impulso?

Credo molto nel principio Eracliteo del Panta Rei. Tutto scorre inesorabilmente e noi scorriamo col tutto. Essere consapevoli di questa realtà ci dona la possibilità di considerare noi stessi e quel che ci circonda come un unicum, una catena inscindibile dove ogni anello è indispensabile e interrelato con gli altri. Ecco perché dovremmo sempre ragionare in un’ottica collaborativa, e non divisiva o competitiva. Ecco perché io tendo a creare unioni e non divisioni. La competizione, quel principio che ci hanno inculcato e che continuiamo a ripetere come un mantra alla nostra mente conscia e inconscia, è il vero elemento disgregante e tossico della nostra società e, purtroppo, anche della natura che condivide, incolpevole, il nostro tempo.

4) Un’artista di concetto ma anche manuale, come mostrano le tue brillanti creazioni quali borse, foulards, monili, dove si evidenzia la stessa attenta ricerca impiegata nel percorso letterario. Cosa significa per te usare le tue mani?

Le mani sono una parte sacra del nostro corpo. Tramite le mani abbiamo una possibilità che ad altri viventi non è concessa: creare, dar forma alle idee. Realizzare manufatti non è solo esprimere se stessi attraverso un oggetto, ma esprimere il significato profondo di un’epoca. Quando l’industria ha relegato ai margini della società i maestri artigiani, spesso reclutandoli nelle schiere di lavoratori pronti a diventare alienati, la nostra società ha perso un immenso valore. Questa la ragione per cui l’artigianato dovrebbe essere valorizzato e tutelato come patrimonio dell’umanità. Dovremmo tornare ad incantarci di fronte ad un bravo artigiano che intaglia il legno, così come da bambini ci incantavamo nel guardare le nonne che lavorano a maglia. Nell’artigianato c’è un mistero profondo, una magia che solo occhi attenti hanno il privilegio di cogliere. Grazie alla mia attività itinerante, ho avuto la fortuna di vedere dal vivo artigiane straordinarie, e di imparare da loro la passione per la manualità.

5) Dalla tua biografia esordisci come sceneggiatrice, a testimoniare una grande passione per il cinema. Posso chiederti quale parte di te è appagata da questo particolare linguaggio, e in che modo crei comunicazione attraverso la settima arte?

La settima arte è di certo la più completa, se la si vive nel ruolo di regista. Un regista deve avere competenza in termini di scrittura creativa, fotografia, musica, scenografia, perfino costumi e montaggio. Dunque i grandi regista sono, a mio parere, tra gli artisti più completi che il genere umano abbia prodotto. Tuttavia, le logiche commerciali del cinema, oggi, lo rendono spesso un sottoprodotto artistico, perdendo quel grande potenziale che avrebbe in termini di creatività, per lasciar spazio alle necessità della cassa. Questa la ragione per cui ho lasciato il mondo della sceneggiatura per dedicarmi all’arte indipendente: è l’unica a potermi garantire la libertà espressiva alla quale ho sempre anelato.

6) Nei tuoi libri offri consigli per superare gli “schemi depotenzianti”, “esprimendo la simbiosi Umanità-Natura come meta sociale”. Cosa puoi dirci in merito a quella che sembra una vera e propria missione?

Lo è. È la mia piccola illusione di poter dare un infinitesimale contributo al cambiamento della nostra società, verso un’idea più equa, solidale e, soprattutto, capace di mettere a frutto le potenzialità creative dei singoli. La nostra società, per come è costituita, tende perlopiù a schiacciare le menti creative, a favore di un asservimento a logiche predominanti e commerciali. La creatività fa paura, perché spesso è ciò che innesca le modifiche epocali. Sottomettere la creatività ci depotenzia e ci depriva dello strumento più forte che abbiamo nelle nostre mani.

7) Senza alcun dubbio sei di ispirazione per gli artisti, e aggiungerei in particolar modo per le donne, spesso intrappolate in esistenze senza creatività, in una spirale di ripetitività e stanchezza morale che trascina sempre più in basso. A parte la tua giovane età, che può essere un fattore relativo, qual è il segreto di tanta energia?

Ti ringrazio per queste parole di stima e per la giovane età 😉. Poter scrivere le proprie esperienze, anche dolorose, per far fiorire dalle ferite la speranza di una rinascita è ciò che mi dà la forza per continuare a combattere anche contro chi, spesso, ha cercato di tarparmi le ali… e tapparmi la bocca.

8) Come ti vedi da qui, diciamo, a dieci anni? Hai voglia di apprendere altro, o ti dedicherai a consolidare e approfondire il tuo già importante bagaglio?

Io sono per scelta itinerante, dunque sempre in viaggio, fisico e mentale. Fra dieci anni sarò da qualche parte, a esplorare qualcosa, fuori o dentro di me

9) Domanda di rito, ma mai scontata: scrivere è terapeutico?

Certo che sì, per sé e spesso anche per gli altri.

10) Hai conseguito la categoria di best seller con dieci libri, un traguardo notevole e direi meritato, dato il tuo instancabile impegno. Cosa consigli a chi vuole avere successo nell’oceano degli autori emergenti?

Impegnarsi con ogni cellula del proprio corpo per acquisire le competenze adeguate ad essere il più autonomi e indipendenti possibile.

11) Il tuo libro a cui sei più affezionata?

Direi “Quattro cani e un chihuahua” perché parla dei miei più grandi filosofi: i miei cani.

12) Il libro che ti ha più ispirato?

“La lettera sulla felicità” di Epicuro, “La brevità della vita” di Seneca.

13) Ci parli dei tuoi libri, indicando dove li possiamo trovare?

La mia è una narrativa filosofica umoristica, dunque parto da eventi più o meno romanzati, per trattare temi cari alla storia della filosofia, dalla ricerca della felicità al tema del tempo, l’amicizia, la ricerca del proprio Sé profondo. La chiave di lettura è quella dell’ironia, che costituisce una condicio sine qua non della mia vita.

Li trovate in vendita su Amazon, cliccando il mio nome nella barra di ricerca, sul mio sito www.carmentrigiante.com e nel mio atelier itinerante che quest’estate girerà le più belle piazze della Puglia e del Sud Italia.

14) In ultimo, domanda fantasy, per giocare un poco. Immagina che dalla tua mente nasca un personaggio, reale o immaginario, che commenti con una frase la nostra intervista. Cosa direbbe?

“Mi piacerebbe molto prendere nota di cosa avete sognato stanotte: trovo nelle vostre dichiarazioni elementi che si prestano a un approfondimento psicoanalitico” . S.Freud

Recapiti:

Www.carmentrigiante.com


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Loredana Zino



domenica 5 marzo 2023

Il mio ultimo libro è prenotabile qui!

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 L’UNICO KARMA É L’AMORE 

 Vorrei riuscire a spiegare cos’è un rapporto karmico. Intanto, è un vincolo. Lo avverti con forza quando tu e l’altra persona vi trovate nella stessa stanza, magari insieme ad altra gente. Più gente c'è, più lo senti. Qualcosa vi spinge a cercarvi con gli occhi sempre, in maniera quasi incontrollata, non importa se siete dello stesso sesso o di sesso opposto. Qualcosa tinge il cielo di rosa, mentre osservi una nuvoletta galleggiante e ringrazi, perché l’altra persona è al mondo, e l’hai ritrovata. Il legame karmico non è detto che possa essere vissuto secondo i propri desideri o le proprie interpretazioni. In quanto “karmico”, è per definizione un rapporto non risolto; salvo rari casi. Bisogna avere molta pazienza, perché nel momento in cui si scende sulla Terra per infilarsi dentro un nuovo corpo, ogni buon proposito e ogni accordo precedentemente sancito con le anime di chi ci è karmico, si volatilizza dalla memoria. Si dovrà fare una bella fatica per ricordare, ma in pratica saremo obbligati a farlo. Occorrerà uno sforzo, che non può provenire da un cuore chiuso. Il premio sarà immenso e luminoso. Noi due, Tea e io, ci innamorammo cinquecento anni fa in circostanze poco favorevoli. Uno di noi era sposato. In un’altra vita, facemmo del lavoro magico assieme, e neanche allora finì tanto bene. I rapporti karmici sono potenti. Tu puoi conoscerti (o ri-conoscerti) da bambino, da giovane, stringere una relazione di amicizia o d’amore, magari anche di odio. In seguito puoi litigare, amarti, arrabbiarti, puoi tradirti, separarti, seguire strade diverse, addirittura opposte. Tanto ci pensa il destino a ricongiungerti. Il cuore sa di quali persone hai bisogno, per procurarti prove che aiutino l’anima a evolvere, a crescere. Quale miriade di sensazioni, vivere su questo pianeta-scuola. 
 Grazie. 

 Contessa Scalza (mio pseudonimo)

giovedì 9 febbraio 2023

Links dell'intervista concessami dall'artista Bianca Fasano. https://www.dentrosalerno.it/2023/02/08/intervista-a-giornalista-bianca-fasano-i-perche-di-una-vita-dedicata-allarte/ https://www.politicamentecorretto.com/2023/02/08/intervista-della-scrittrice-loredana-zino-alla-giornalista-bianca-fasano-i-perche-di-una-vita-dedicata-allarte/?fbclid=IwAR04ShLGNSFE5JWlnN4gcMJiAVEfC06GmasHfxFr6iUciOo22zMO21nEKC4 https://www.cilentonotizie.it/dettaglio/49442/intervista-della-scrittrice-loredana-zino-alla-giornalista-bianca-fasano-i-perche-di-una-vita-dedicata-all-arte/?fbclid=IwAR0ZlV15IMQ3wFD0a_sxSl9XprK9o6EcKKa1CL-jQgJ4Rz6uiBYJkZ5_4jw https://www.cilentano.it/intervista-della-scrittrice-loredana-zino-alla-giornalista-bianca-fasano-i-perche-di-una-vita-dedicata-allarte/?fbclid=IwAR2QYTNx__8E4GeehTocsPcGeNbES9WqqvhflMytd0CTZlRUN2mdtwPawuM https://www.informazione.it/c/99435A20-3C4D-4504-8BC3-C971502100F8/Intervista-della-scrittrice-Loredana-Zino-alla-giornalista-Bianca-Fasano-I-perche-di-una-vita-dedicata-all-arte

mercoledì 8 febbraio 2023

L'artista di oggi è la Dottoressa Bianca Fasano. Che dire di lei? Una donna completa dal punto di vista umano e professionale. La ricerca e l'apprendimento indefessi e continui sono il suo curriculum davvero starordinario. 
Diploma di Maestra d’Arte DELLACERAMICA presso l’Istituto Statale d’Arte di Napoli.
Laurea in sociologia presso l’Università di Salerno. 
Laurea magistrale in Teoria della comunicazione audiovisivi e società della conoscenza presso l’Università di Salerno. 
Diploma di ECDL, (Patente Europea del computer).
Diploma di competenza in criminologia al corso di formazione in criminologia :
"Il contributo dell'interdisciplinarità nell'analisi dei fenomeni criminali", presentando la relazione finale in grafologia dal titolo “Dove cerca il grafologo”, con il massimo dei voti e la lode. 
Docente di Educazione artistica. 
Docente di Disegno e Storia dell’Arte. 
Vincitrice di Concorsi. Riconoscimenti. 
Benemerenze civili: Premio per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’opera omnia per gli anni 1989, 1995, 2000, 2002, 2004. 
Un numero non precisato di Premi assegnati da vari Enti ed Associazioni sia per la letteratura che per la Pittura e la Grafica tra cui “pennello d’oro della pittura contemporanea”. 

Interessi. Ha al suo attivo oltre trenta personali di pittura. Dipinge anche ad olio, tempera, acquarello e su pareti. Ha partecipato a mostre collettive, trittici ed estemporanee. Sociologa, scrittrice e giornalista. Ha inoltre presenziato come membro di giuria o presidente a vari Premi di pittura, scultura, letteratura, musica e canto. 
Esperta in grafologia, fisiognomica, chiromanzia, parapsicologia. 

Esperienze di lavoro. 
Già insegnante in ruolo di Disegno e Storia dell’Arte in pensione dal primo settembre 2014. 
Ha diretto emittenti radiotelevisive quali “Teleagropoli” e “Rete 7”, giornali quali il “Mezzogiorno culturale”, “L’Eco del Cilento e del Vallo di Diano”; Magazine “Turismo e impresa” del Gruppo Editoriale srl (GES srl.).
Ha lavorato come corrispondente per giornali quali “Il Roma” “Il Mattino” etcc.. 

Prestazioni volontarie. 
Socia Fondatrice della sezione del Cilento di Vallo della Lucania (SA) F.I.D.A.P.A “Cilento-Elea”, Federazione Italiana Donne, Arti, Hobby Professioni ed Affari. Fotocomposizione, elaborazione grafica di testi per la stampa, realizzazione di Siti Internet e Blog a carattere Sociale. 

Siti e blog: http://www.accademiadeiparmenideiufficiostampa.flazio.com/ Vecchio sito: https://digilander.libero.it/parmenidei/welcome.html http://blog.libero.it/orizzontedonna/view.php?nocache=1247381741http: //blog.libero.it/editoriavaria/ http://blog.libero.it/discutendodi/ http://blog.libero.it/Ufficiostampa/ 

Attività extra professionali.
Giornalista, scrittrice e pittrice.

Attività nell’ambito scolastico.
Nel corso del suo operato presso il Liceo Scientifico di Sapri, sezione staccata di Centola, (SA) ha condotto avanti un Progetto di Giornalismo”. Nell’ anno scolastico 2006/2007 la stessa Fasano è stata responsabile del PROGETTO “GENIUS LOCI”, progetto di conoscenza e valorizzazione del territorio. Il primo obiettivo è stato quello di educare i giovani alla conoscenza, al rispetto e alla valorizzazione dei Beni Culturali, al fine di creare le premesse per una reale azione di tutela e di sviluppo sostenibile del territorio. Nell’anno scolastico 2007/2008 la stessa ha effettuato presso il Liceo scientifico "P.Calamandrei", di Napoli, una “Ricerca statistica effettuata a mezzo Questionario Socio Culturale su classi prime in entrata” per il Progetto accoglienza. Sempre per lo stesso anno scolastico la Fasano ha realizzato, previa approvazione del Collegio docenti, un Progetto per il Dipartimento di Disegno e Storia dell’arte dal titolo “La donna nell’arte”. 

Associazioni.
Fondazione nell’anno 1995 dell’Accademia dei Parmenidei e presidenza della stessa associazione culturale dedicata a Parmenide d’Elea-Velia, cui è collegato il Premio Nazionale di Poesia filosofica, letteratura e saggistica “Parmenide” che si è svolto, assieme al Parmenide Junior, per sette anni consecutivi. L’Accademia dei Parmenidei è presente su Internet con il Sito: http://digilander.libero.it/fasanobi/ . 

Riconoscimenti. 
Iscritta all’Albo dei giornalisti della Campania dal 1980. 

Pubblicazioni. 
“Fantasie” editore Palladio, (racconti - 1976); 
“Vita e morte d'amore” (poesie-1978); 
"Terra al sole"(romanzo autobiografico)-Editore Galzerano-1984); 
"Stio tra storia e leggenda e cenni sulla Baronia di Tagliano (testo storico-1986); 
"Nostra recita quotidiana, (Romanzo- Editore Galzerano-1987); 
"Quel magico mondo lontano" (romanzo- editore Loffredo-1989);
"Polvere di storia, (testo storico-sociologico e delle codificazioni- Editore Loffredo-1991); 
"Voci dal passato" (testo di parapsicologia- Riemma Editore-1994) (quattro volumetti); 
“Il tempo degli eroi”, Riemma Editore di Castiglione della Pescaia, (GR) romanzo a fondo storico, ambientato nel 1963, rilevante anche come ricerca sociale dell’epoca trattata. (Maggio 2008).
“Scripta Manent”-Poesie e racconti- Società gruppo editoriale KMP Media. Aprile 2010.
Gli stessi libri sono stati poi ripubblicati con StreetLib in ebook e cartaceo. 
Sempre con StreetLib (Per l’Accademia dei Parmenidei): 
"Il gemello decerebrato", fantascienza. 
"Prendo il tuo corpo, un corpo, un cervello", fantascienza. 
"Milioni di mondi possibili" raccolta di poesie e racconti. 
"Bisogni". raccolta di poesie e racconti. 
"Appunti di sociologia"; Sociologia e comunicazione. 
"Vita e morte d'amore", poesie. 
Per la grafologia: 
"Dove cerca il grafologo". 
“Grafia suicidaria” 
“La grafia dell'amore e dell'odio e altri metodi di conoscenza dell’essere umano". Parte I Parte II, Parte III e Parte IV.
“Quattro interviste impossibili” 
"Another Marilyne" 2
“Gelsomino Giallo"; Poesie. 
“Utero familiare”, romanzo, fantascienza; 
“Mosè e la sfera di cristallo”, romanzo; 
“1974; una storia”; 
“Vita e morte d’amore”, Poesie. 

In lettura gratuita, allo scopo di presentarsi: 
"Ricordi di una scrittrice"
"Le favole finiscono sempre bene," 
"Eudaimonia" Venti poesie in lettura 
“Lo sbobinatore ed il piccolo killer” e molti altri lavori brevi. 

Pubblicazioni su quotidiani, periodici e settimanali di circa 1000 articoli di cronaca e cultura. Suoi articoli sono comparsi su “Tribuna Stampa”, organo di informazione nazionale dei giornalisti, il “Paese”, “Più Bella” e molti altri giornali settimanali, mensili e periodici d’Italia. 
Pubblica articoli sul Web, tra l’altro: http://www.statoquotidiano.it/author/bianca-fasano/ http://www.cilentonotizie.it/autore/?Autore=Bianca-Fasano http://www.affaritaliani.it/sociale/suicidi-stoici120112.html?ref=ig http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=47344&action=view http://www.aphorism.it/bianca_fasano/ http://www.salernomagazine.it/tag/bianca-fasano http://www.voceata.it/tag/bianca-fasano/ http://www.italiachiamaitalia.it/articoli/detalles/12340/LetteraOaOBerlusconi%2 0Operch%20OdovremmoOvotareOancoraOperOleiOOcOdiOBiancaOFasano.ht ml http://www.massimo.delmese.net/tag/bianca-fasano/ http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-246234.html http://www.idocentiscapigliati.com/2013/04/insegnare-religione-oggi-unaoccasione.html http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=44493 http://www.napolitoday.it/cronaca/passeggiata-per-il-vomero-bianca-fasano.html http://www.frosinonemagazine.it/2013/07/pensieri-dopo-gli-esami-di-stato20122013/ http://www.orizzontescuola.it/node/33424 Ha registrato suoi lavori in forma di video sul Web. La sua attività è facilmente riscontrabile ponendo su di un motore di ricerca il suo nome e cognome. Bianca Fasano Altre qualifiche La Fasano ha dedicato ampio spazio al “giornalismo di frontiera” interessandosi alle problematiche sociali. Suoi articoli sono comparsi su “Tribuna Stampa”, organo di informazione nazionale dei giornalisti, il “Paese”, “Più Bella” e molti altri giornali settimanali, mensili e periodici d’Italia. "Più Bella" della Rizzoli, le ha dedicato una intervista. Molti giornali on line riportano articoli che la riguardano.
Ciao Bianca, grazie per avermi concesso questa intervista. Ti conosco da tantissimi anni, dal 1996, quando presiedevi al primo premio “PARMENIDE” DI POESIA, NARRATIVA SAGGISTICA e parapsicologia”. Già da quell'esperienza venni in contatto con la tua grandissima umanità, e la tua propensione a proteggere e promuovere gli autori emergenti, e quelli, come tu li definisci "figli di un dio minore". Sei stata la fautrice di uno dei momenti più belli della mia carriera artistica, e mi onori con la tua presenza nel mio blog. Dunque, grazie! Cominciamo.

D): Come nacque questa iniziativa? 

R): Si trattava di una “costola” della “Accademia dei Parmenidei”, nata nel 1995, che fu voluta da me e dagli altri soci fondatori, sia Cilentani sia provenienti da altre terre, avendo compreso la necessità di creare, in un mondo sempre più pressato dal contingente e dalle piccole grandi noie del quotidiano, un’occasione di riflessione, di aggregazione delle forze positive, di crescita spirituale e materiale e in senso lato una palestra di lavoro per quanti desiderino contribuire al miglioramento sociale, culturale e quindi economico della splendida area mediterranea denominata Cilento. 

D): Nel tuo racconto "Ricordi di una scrittrice", affronti la storia autobiografica di una bambina, iscritta ad una scuola d'arte, che stupisce l'insegnante rivelando di voler diventare una scrittrice. In realtà, il tuo percorso con la pittura viaggia parallelo, o uno sovrasta l'altro? 

R): Scrivere è nato con me, ovviamente si è sviluppato all’età in cui ho appreso a farlo. Pochi anni dopo ho appreso a dipingere, “nipote d’arte”: Carmine Moriniello, pittore sociale, era mio zio. La scrittura ha sovrastato la pittura quando mi sono resa conto che, per “provare a migliorare il mondo”, scrivere era più utile. 

D): Tu sei una giornalista impegnata a fondo nel sociale, hai collaborato con diverse testate. Ci puoi dire come è nata questa attività? 

R): Nel Cilento, dove mi trovai a vivere, per rispondere alla necessità di far crescere il territorio e aiutare gli esseri umani. Un esempio? L’Alento, il fiume del Cilento, “ci entrava in casa”. Velia (la terra di Parmenide), aveva bisogno di un parco archeologico per proteggerne i ricordi. Il Cilento, per essere in qualche modo “difeso”, anche dall’abusivismo edilizio, di un Parco Nazionale. Il territorio, per essere percorso, di una rete stradale. E tanto altro. Scrivere sui giornali e portare all’attenzione le problematiche poteva essere utile. 

D): Tornando alla pittura, come convivono in una persona come te linguaggi così diversi? 

R): La mia pittura è nata come “Pittura sociale”. I miei primi temi: la contestazione operaia, i contrasti e le problematiche razziali, la sofferenza umana, la ricerca psicologica nei ritratti. Inserendo questi problemi sociali negli articoli e negli scritti di altro tipo, è restata libera l’interpretazione cromatica, la bellezza, l’inventiva e la copia dai grandi del passato: Raffaello, Michelangelo, Dalì e Hayez. 

D): Esperta di grafologia e fisiognomica. In quali ambiti eserciti queste conoscenze, e come sei arrivata a questi interessi? 

R): Lo studio della grafologia e di ogni cosa poteva essermi utile alla comprensione dell’essere umano, mi ha sempre accompagnata. Ho usato la conoscenza anche per essere un’insegnante migliore. Ho scritto e pubblicato libri per insegnare grafologia e “comunicazione non verbale”, oltre ad aiutare gli esseri umani a difendersi dalla bugia (dirle e caderci) e dalla tendenza a costruirsi gabbie. 

D): La sfera del paranormale occupa un posto importante nel tuo significato di vita e di ricerca. Vuoi parlarcene? 

R): Complesso. Sensitivi si nasce. Percepire presenze, intuire il futuro, significa anche essere ipersensibili. Studiare la parapsicologia e scriverne può essere utile a chiarirsi le idee in proposito e tentarne di fornirne un quadro ad altri, può evitare che si cada in ottiche aberranti, che spesso compromettono un minimo di veridicità in merito. Il mio “Voci dal passato” è un tentativo in tal senso. 

D): Nel tuo libro “Jessica Smith Association for revival and reliance. Risveglio (Idea da un fatto di cronaca)”, tratti con grande accuratezza e notevole fantasia il tema dell'ibernazione. Carla, la protagonista del romanzo di genere fantascientifico, è una Rebirth sedicenne che si risveglia in un’epoca sconosciuta, senza memoria del suo passato e dei suoi legami, ormai trapassati da tempo. Nel romanzo descrivi nei minimi particolari l'intera organizzazione di una società futura, le strutture sociali e familiari, perfino il tipo di alimentazione, inserendo il lettore, gradualmente, in quell'atmosfera così diversa da tutto ciò che si conosce. Come ti è nato l'interesse per questo argomento? 

R): Da un fatto di cronaca: Al momento in cui lessi la storia vera ( Roma, 18 novembre 2016), che si nasconde dietro questo scritto, restai fortemente impressionata sentendomi molto vicina sia alla sofferenza della ragazzina (un'adolescente britannica ammalata di cancro, che ovviamente, desiderava vivere), che a quella dei genitori.  La madre era decisa ad aiutare la figlia nel desiderio di speranza che poteva darle l'ibernazione dopo il suo decesso, ma il padre non era d'accordo, per cui alla fine la ragazza ottenne dai giudici il via libera per essere ibernata (tra l'altro con un alto costo), nella speranza di essere un giorno "risvegliata" e guarita con nuove cure. Il corpo della quattordicenne fu trasportato negli USA e congelato tramite "criogenesi". Da un racconto (molto seguito), è venuto poi fuori un romanzo. Per scriverlo ho dovuto studiare e sviluppare dalla realtà presente un futuro “possibile”. 

D): Come definiresti la tua missione, se ritieni di averne una? 

R): Probabilmente ciascuno di noi ne ha una, anche senza saperlo. La mia? Se c’è, è il tentativo di diffondere un sapere che non resti sterile cultura nozionistica e aiuti l’essere umano ad “esserci”. Amo la concezione di Heidegger che definisce “l'uomo come gettato nel mondo, ovvero in una situazione esistenziale che non ha scelto, non ha programmato egli stesso”. 

D): Scrivere è terapeutico? 

R): Ritengo proprio di sì. Lo consiglio. Molti dei miei scritti mi hanno aiutata in momenti davvero difficili della mia vita. 

D): Quali sono i tuoi sogni, i tuoi progetti da qui, diciamo, a dieci anni? 

R): A settantatre anni? Non guardo troppo lontano. Mi sveglio e affronto la mia giornata lasciando un altro piccolo seme, sperando che divenga una piantina viva. Come questa intervista, nata da una conoscenza reciproca e positiva. 

D): Il libro che non hai ancora scritto? 

R): Davvero ne ho scritti tanti. Non immaginavo. Da domani leggerò, di Massimo Teodorani “Entanglement. L’intreccio nel mondo quantistico: dalle particelle alla coscienza”, su consiglio di mio fratello Vincenzo Fasano, ottantatre anni, scacchista e studioso. Ho la sensazione che la meccanica quantistica, che intendo studiare, possa rispondere anche alle mie domande di parapsicologia, laddove la scienza positivista si arena. Vedremo. Forse ne nascerà un libro. 

D): Il libro di un autore o autrice che ti ha ispirato di più? 

R): Difficile. Tanti letti e tanti amati. Forse D’Annunzio: “L’innocente”. Forse di Pirandello “Uno nessuno e centomila”, “Il fu Mattia Pascal”, ma anche “Il berretto a sonagli”. Tutto Pirandello insegna. I libri, insegnano. Tutti. 

D): Ci parli dei tuoi libri, indicando dove li possiamo trovare? 

R): Me lo chiedevano sottilmente ironici, tanti in passato. La scusa di non trovarli per non comprarli? Non ne potevo proprio più. Invece ora è semplice: Bianca Fasano su Google. Escono: in ebook e cartacei, gratuiti, anche. 

D): Domanda fantasy, se ti va di giocare un poco. Immagina che dalla tua mente ora nasca un personaggio, maschile o femminile, reale o immaginario, che concluda con una frase la nostra intervista. Cosa direbbe? 

R): Reale. Giuseppe Giusti: “Il fare un libro è men che niente se il libro fatto non rifà la gente”.

sabato 14 gennaio 2023

Francesca Daniele, creatrice del gruppo Facebook "Le Cronache di Doom di Francesca Daniele", mi onora con la sensibile recensione al mio libro di favole "Uno straordinario Natale". Grazie!

  Adoro quando chi mi fa la recensione condivide le stesse mie passioni! Grazie a Valentina Fontan. Contessa Scalza.