sabato 23 aprile 2022

 

Intervista allo scrittore e poeta Emilio Doria.

A cura di Loredana Zino.


Se dovessi descriverti umanamente ed artisticamente, cosa diresti?

A livello personale mi ritengo una persona caratterialmente abbastanza particolare con una sensibilità molto elevata mescolata ad una buona intelligenza ed educazione che talvolta questo mix mi rema contro nella vita facendomi chiudere un po in me stesso, anche se molto meno rispetto una volta, giorno per giorno sto facendo un buon lavoro per migliorare la mia qualità di vita personale. Mentre che a livello artistico svelo scrivendo tutta quella parte di me che purtroppo nascondo alla vita reale di tutti i giorni, avendo sofferto di depressione nei miei libri racconto in metafore tutta la mia sofferenza provata e la via di guarigione, fino ai giorni odierni che sono liberi da qualsiasi oppressione.

C'è un poeta od una poetessa a cui ti ispiri? O uno/una scrittore/scrittrice?

No non mi ispiro ad alcuno, mi ispiro solo ed unicamente a me stesso e alla mia personalità, al massimo ci può essere qualche personaggio esterno che ammiro a livello televisivo ma ben lontano da essere fonte di ispirazione per le mie scritture. Ad esempio, i giornalisti Carlo Lucarelli e Gian Luigi Nuzzi.

Ti va di esprimere che cosa ti colpisce in questi giornalisti?

Questi due, in questo caso conduttori, mi colpiscono nel loro carisma, serietà, profondità, sensibilità, espressione, sono inoltre molto ammirato dalla loro intelligenza che fra l'altro fanno trasparire in ogni loro singola parola o gesto. Per quanto riguarda altri artisti tipo grandi maestri di arti marziali, sono colpito dalla loro grande capacità di trasformare qualsiasi situazione critica a loro vantaggio, mettendo davanti alla forza fisica quella mentale, in un mix di armonia, potenza e precisione.

Qual è stato il momento in cui hai saputo di essere uno scrittore?

All'incirca tre anni fa, quando scrivevo dei semplici post su Facebook, la direttrice di una casa editrice mi fece notare la bellezza di questi, proponendomi di scrivere un libro, appresi il consiglio e così feci, da allora da detta di terzi, cominciai a nutrire l'idea di essere in gamba nella scrittura, sempre tenendo la modestia che mi contraddistingue.

C'è un libro che per te ha segnato una svolta?

Una volta lessi un libro, che parla della storia dell' aikido, mi colpì molto per la sua morbidezza intellettuale e filosofica, cambiò anche se in piccola parte del mio modo ad approcciarmi alla vita.

Quando scrivi ti ispiri a fatti e personaggi reali, o preferisci inventare?

No non mi ispiro ad alcuno, le mie scritture sono puro frutto della mia fantasia, con al massimo qualche cenno all'Altissimo essendo profondamente credente.

Quali sono le difficoltà incontrate nel tratteggiare i personaggi dei tuoi libri?

Nessuna difficoltà.

Che genere prediligi, sia come scrittore che come lettore?

Come lettore sono molto attratto dai racconti della vita dei personaggi storici, quasi tutti, come scrittore invece dalle autobiografie quali ho scritto fino ad ora.

Quali sono le difficoltà incontrate nella pubblicazione, e nel mondo editoriale?

Nessuna difficoltà, avendo trovato una casa editrice che lavora molto bene.

Quali sono le motivazioni interiori profonde e quelle più esteriori e sociali, per cui scrivi?

Scrivo, per esternare quella parte di me che resta nascosta agli occhi altrui, essendo per me una valvola di sfogo, inoltre spero di essere un bel messaggio per eventuali lettori.

Ritieni di vivere nell'epoca giusta o sei maggiormente proiettato in altre epoche, passate o future?

Ritengo di vivere nell'epoca giusta, anche se non mi rispecchio in alcuni aspetti della società.

Come vedi te stesso artista fra dieci anni?

Tale e quale ad adesso, solo con qualche opera scritta in più.

C'è un'opera che sogni di scrivere, un giorno?

Il mio desiderio sarebbe quello di riuscire a scrivere un maxi libro che racconti l'intera storia d'Italia o d'Europa.

Se vuoi spendi qualche parola per presentare le tue opere, aggiungendo il link d'acquisto.

Il link per l'acquisto è

www.edizionipragmata.it
Possono acquistarlo direttamente in ebook sulle maggiori piattaforme online, inoltre ordinabile il libro cartaceo su tutte le librerie o da me in persona.
I titoli delle 2 opere sono
"Le pagine della nostra vita "
"Quello che non sai il cervello l'ha già deciso"
Di Emilio Doria

Primo libro: https://www.edizionipragmata.it/Pagine%20vita.htm

Secondo libro: https://www.edizionipragmata.it/Cervello%20deciso_carta.htm

Dove possiamo trovarti?

Questo è il link della pagina Autore Emilio Doria

https://www.edizionipragmata.it/Bio_Doria.htm

Progetti futuri in cui potremo seguirti?

Sto già lavorando per il terzo libro che sarà disponibile a natale del 2022, che racconterà la fase aggiornata del mio percorso

Infine, una domanda – esperimento, o domanda – gioco, se ti va: cosa faresti se avessi un anno sabbatico a disposizione, da trascorrere da solo in un luogo lontano? Dove ti trasferiresti? E cosa porteresti con te? Scrivi una lettera ai tuoi cari spiegando i motivi per cui ti allontani. Descrivi una tua giornata tipo in questa tua nuova sistemazione.

Se avessi un anno sabbatico, andrei a New York, non mi porterei nient'altro che la mia esperienza di vita fino ad ora, qualche soldo per cominciare una nuova routine la e mi immergerei nella nuova vita, assaporando al massimo quello che di più bello la città sa offrire, ai miei cari spiegherei questo allontanamento come una ricerca della mia vera essenza, la mia giornata tipo sarebbe studio e lavoro su un settore che mi interessa, con tutti gli hobby che ho ora.







giovedì 7 aprile 2022

 E' nata la mia terza creatura, ve la presento. Contiene alcuni scritti di De Andrè, una biografia di Francoys Villon, e la sceneggiatura originale dello spettacolo "Fabrizio De Andrè e l'Impiccato da Tre Soldi", in cui immagino i due genii incontrarsi in una taverna senza tempo ne' luogo, e progettare di scrivere assieme una commedia. Con l'aiuto di Bertoldt Brecht !

Chiude il sipario un piccolo tributo al poeta Riccardo Mannerini.
Disponibile su Amazon.
Il disegno di copertina, che contiene i ritratti originali dei due e il Tarocco N.° XII, L'Appeso, è di Maury Art.


"Caro Francoys. Nel 1963 mi capitò di leggere su un quotidiano che in Sudafrica le autorità celebravano senza saperlo il cinquecentesimo anniversario della tua scomparsa; la corte di Johannesburg aveva destinato all'impiccagione otto presunti malviventi, naturalmente neri. L'estensore dell'articolo così descriveva il disperato infantile esorcismo del loro terrore. “Ballavano e cantavano sotto le corde prima di essere appesi”. Poi si dilungava appena nel macabro dettaglio del subito dopo. “Scalciarono per un po', alcuni sono durati un attimo, altri qualche minuto”. Mi prese la rabbia giusta per scriverne una ballata. Come ancora oggi si usa dire in Gallura “Chistu tocca ponillo in canzone”, questo bisogna metterlo in canzone, dargli una musica un metro una rima, perchè non scompaia nella memoria collettiva. Se non avessi trovato in te un così importante predecessore probabilmente la mia canzone non porterebbe il titolo che tu mi hai suggerito: “Tutti morimmo a stento”. Finalmente trovo l'occasione per ringraziarti.
Io ti scrivo da un'altra epoca illuminata di ragione e di tecnica, dove l'uso della corda “che fa sapere al tuo collo quanto pesa il tuo culo”, si è fatto più raro e lontano senza tuttavia scomparire del tuto. La stessa guerra, rinnovatasi di cento in cento anni, non è ancora finita e gli uomini amano come allora menare le armi e le mani. Oggi le statistiche ci dicono che siamo tutti molto più ricchi di quanto non lo fossero i tuoi contemporanei, eppure le richieste d'aiuto da parte dei poveri si fanno ogni giorno più disperate ed impellenti. Piangiamo lacrime di forti sentimenti a teatro di fronte al dramma di Oreste o di Amleto e ritornando a casa ad occhi asciutti non degniamo di uno sguardo la nostra vicina intenta a contare gli spaghetti per sfamare i figli.
Fabrizio De Andrè."
(Estratto da Prefazione a Francoys Villon, Poesie. Feltrinelli, 1966)