martedì 5 luglio 2022

 INTERVISTA A MONICA PASERO A CURA DI LOREDANA ZINO


Monica Pasero è un’esploratrice della Scrittura a tutto tondo. Si occupa instancabilmente di narrativa per adulti, per ragazzi e bambini, poesia, editing, prefazioni; è blogger, collaboratrice di siti di scrittura, intervistatrice di artisti delle svariate discipline. Recensionista; strumento col quale “riporta alla luce la parte più emozionale della narrazione, analizzandone in primis il contenuto”. È intervenuta presso Istituti di scuola secondaria dove ha trasmesso al mondo adolescente l'importanza del sogno e della memoria storica. La parola chiave del suo vissuto intimo e confidenziale con il mondo della scrittura è ecletticità. Impreziosita dall'amore per la profondità, che acquisisce attraverso lo studio e la passione per il ventaglio delle formule creative, editoriali, e formative, che all'arte dello scrivere fanno riferimento. L'impegno ad acquisire capacità come grafica interna ed esterna, completa il ritratto fino a qui rintracciabile di questa artista cuneese, nata il 24 Febbraio 1973. Altrettanto considerevole il contributo di post quotidiani che la Pasero scrive sui social, vere gocce di fresca rugiada che dissetano l'umana sete di Speranza, Bellezza, e Fede. Grazie di avere accettato di essere intervistata, Monica. Vorrei chiederti di cominciare raccontando del tuo contributo nelle scuole e il legame che esiste, secondo la tua Visione, fra Sogno e Memoria storica. La mia esperienza nella scuola secondaria del mio paese, nasce grazie alla collaborazione con l’insegnante di Lettere: Bruna Demaria e altre sue colleghe che insieme ai loro alunni hanno realizzato dei pensieri sull’importanza della memoria storica. Queste riflessioni sono state pubblicate nel mio libro di narrativa per ragazzi “Messaggi dalla storia” che si ricollega a “Lungo viaggio verso il ritorno” entrambi i libri riportano episodi storici di grandi del passato. Troveremo Anna Frank nel suo nascondiglio, con i suoi sogni e le speranze; conosceremo la delusione di Martin Luther King, quando suo padre non poté entrare dalla porta principale ad acquistargli le sue tanto sognate scarpe, perché nero… Conosceremo Alfred Nobel e il suo grande rimorso, comprenderemo come nacque l’dea di indire “Il premio Nobel”, viaggeremo con Garibaldi durante la Spedizione dei mille, per poi finire a tentar di volare con Leonardo da Vinci con il suo primo prototipo di aliante, e poi insieme a Galileo a mirar il cielo e i suoi numerosi misteri; per poi ritrovarsi in un deserto insieme ad Antoine de Saint-Exupéry e il suo piccolo principe. Saranno tanti i personaggi che si alterneranno in queste due opere; ma tutti con un grande sogno nel cuore. Nei miei interventi ho cercato di motivare i ragazzi a credere fermamente nei propri sogni e a tenere sempre bene a mente il passato, imparare da esso, perché nessuno uomo, donna o bambino non abbia vissuto invano. Esempi di quanto il sogno possa cambiare la nostra vita ce ne sono tanti. Siamo qui, come direbbe Coelho, “Per realizzare la nostra Leggenda personale” e nessuno dovrebbe rinunciarvi per un sistema corrotto, una società sempre più superficiale. Le nuove generazioni devono mantenere vivo in loro il sogno! E la memoria storica è fondamentale per ricordare ai giovani che solo i grandi visionari e sognatori hanno scritto la Storia. Colpisce il numero delle tue pubblicazioni rispetto alla tua ancor giovane età. Vuoi raccontare ai lettori qual è il ritmo medio della tua scrittura quotidiana, e quand'è che decidi che un'opera è pronta? Sinceramente non programmo quasi nulla, le mie opere possono nascere a distanza di diversi anni, oppure di pochi mesi, vado di cuore e lascio che la penna (anzi meglio dire la tastiera del pc) scriva per me. Non pianifico mai nulla, in fondo come dice un vecchio detto: “L’uomo pianifica e Dio ride”. Lascio che sia la mia voglia di scrivere, di comunicare a decidere le tempistiche; quando leggo il finale so che la mia opera è completa, solo se mi ha provocato emozioni. Il mio metro di giudizio è l’emozione che mi dà. Seppur sia molto severa con me stessa, mai contenta, rileggo, rivedo i testi decine e decine di volte, sono sempre insicura, lo ammetto, ma alla fine: quello che davvero conta è quando un lettore mi scrive e mi dice: “sei riuscita a farmi piangere, a farmi emozionare, riflettere…” e questo vale di più della mia perenne insicurezza. Nella silloge poetica “Anime Erranti” scrivi a quattro mani con Franco Cavigliano. E nel libro “Ironicamente Noi Equilibri Instabili” collabori con Leonardo Carrozzo. Come nascono queste collaborazioni e quanto è impegnativo lavorare come co-autori? Io e Franco Cavigliano scrivevamo da anni sulla sua pagina “Anime Erranti” poi, per motivi ancor a noi ignoti, Facebook l’ha rimossa. Anime Erranti è la raccolta dei nostri versi comuni, alcune poesie scritte a due mani, altre singolarmente. Poesie particolari che hanno un comune intento: proclamar la bellezza dell’eterno, dell’amore e della spiritualità. Versi ispirati dalle grandi forze universali che ci governano. Per quanto riguarda la collaborazione con Leonardo Carrozzo, amico di vecchia data, viene citato nel libro come autore perché la narrazione nasce grazie ad una sua idea, la sua ironia, la sua verve mi hanno concesso di riprodurre le sue idee in parole. Il libro è stato scritto da me, con qualche sua appendice, ma senza le sue idee non sarebbe mai nato. Ad entrambi questi due autori, provenienti da mondi diametralmente opposti, devo molto! Franco mi ha permesso di scrivere di terre lontane site nell’ anima, aprirmi alla spiritualità, a versi complessi ma ispirati. Leonardo mi ha portato ironia, sorrisi e mi ha permesso di cimentarmi in un romanzo spassoso, ironico, e davvero piacevole da leggere. Hai lavorato con alcune Case editrici dove immagino ti sia formata come editor, e hai introdotto il Catalogo d’arte di Fabrizio Gavatorta, e recensito l'artista internazionale Ester Crocetta. Abbiamo menzionato la tua attività come grafica. Quale tipo di interesse, o fascino, esercita sulla tua Anima l'uso del colore? Ho fatto tanta gavetta! Sono entrata nel mondo editoriale profana di come funzionasse, di quali fossero i meccanismi interni, alcuni mi sono piaciuti altri per nulla, però volevo imparare e con una buona dose di testardaggine ho continuato. Mi piace imparare, mi piace mettermi in gioco e spingere oltre i miei limiti, e così ho fatto. Le mie esperienze mi hanno insegnato che tutto serve e che ogni persona che incontri è lì per insegnarti qualcosa. E io ringrazio chi mi ha dato fiducia, mi ha aiutata, e anche chi mi ha usata, ad ognuno di loro devo ciò che sono oggi. Per quanto riguarda l’introduzione al catalogo d’arte del Pittore delle Ombre, mi è stato proposto dall’artista stesso; medesimo discorso per l’artista Ester Crocetta; entrambi mi hanno dato fiducia e io li ringrazio. Per vari motivi sia lavorativi che personali, ho dovuto imparare a realizzare immagini; non sono una grafica professionista, ma grazie all’ esperienza in campo editoriale so realizzare illustrazioni e copertine. Mi piace dare un abito a un libro che non sia il classico visto e rivisto, la vita in fondo non in bianco e nero! Perché mai dovrebbe esserlo un romanzo o una raccolta poetica? Ci va personalità! Per questo immagini e colori spaziano nelle pagine delle mie creazioni e nei libri che ho curato per terzi. L’anima è a colori, e il colore mi rammenta spesso che la vita è un disegno… ma se è colorato, è più bello. Hai ottenuto una menzione d'onore col romanzo “Messaggi dalla Storia”. Un altro esempio di attenzione nei riguardi della Memoria storica? O altro? Una menzione tanto inaspettata quanto gradita, partecipando al “Premio internazionale Michelangelo città di Savarezza”. Le motivazioni per questo premio partono per l’intento di realizzare una narrazione adatta ai più giovani, ma nel contempo che possa lasciare messaggi storici che non siano solo date. Messaggi dalla Storia, infatti, racconta la storia ai ragazzi sotto un altro punto di vista. I personaggi visti non solo come eroi, inventori, esploratori, scienziati, artisti, scrittori, ma uomini con paure e tanti sogni. Restando in tema storico, sei giunta in finale con la poesia “Soldato” al concorso “Emozioni dal fronte”, ottenendo l'inserimento nell'Antologia omonima legata al concorso. Ti sei ispirata ad un fatto reale o si tratta di un'opera di Fantasia? Grazie agli amici di Tea Poetry, e cito volentieri il poeta Guido Giannini con cui ho collaborato alla realizzazione delle sue raccolte poetiche, ho partecipato a questo concorso: “Emozioni dal Fronte”. La mia poesia, “Il soldato”, racconta la disperazione di un uomo, un soldato, con un fucile tra le braccia, e non il suo amato bambino, che comprende che per proteggere suo figlio sta uccidendo altri figli, altri padri e madri. La follia della guerra che ci vede uno contro l’altro a scontrarci per un’assurda sete di potere, decisa da chi la guerra non la fa! Ma l’assiste su una comoda poltrona. Nel tuo blog “Oltre scrittura liberi pensatori crescono”, ti sbizzarrisci ad intervistare Maestri di Classica, Tenori, Pianisti, Poeti, Scrittori, Filosofi, Editori, Attori teatrali e Musicisti. Cantava Tosca nell'opera omonima “L'arte, nel suo mistero, le diverse bellezze insieme confonde”. Hai trovato un terreno comune, una similitudine, fra tutte queste categorie di artisti, o fra alcune di esse? Tutti gli artisti che dal luglio 2014 a oggi che sono stati ospiti sul mio blog, arrivavano da mondi artistici diversi, ho ospitato diversi nomi internazionali della Classica, ma anche scrittori, poeti, editori, musicisti, cantanti, attori teatrali, giornalisti, pittori, scultori e anche gente tra virgolette comune, artigiani. Ciò che accomuna i miei ospiti è il sogno, la passione per la propria arte che ha reso la loro vita straordinaria. “La Poesia è l’espressione, attraverso il linguaggio umano ricondotto al suo ritmo essenziale, del senso misterioso degli aspetti dell’esistenza: ella conferisce così autenticità al nostro soggiorno ed è il solo compito spirituale”. Stéphane Mallarmé. Mi permetto di citare il Poeta di cui discorrevamo assieme, per chiederti se concordi col suo pensiero nei riguardi della Poesia, e come vivi tu il passaggio da Monica Poeta a Monica Narratrice, e viceversa. Mallarmé aveva compreso che ci sono messaggi silenti, che solo la passione e l’amore possono fare emergere. La poesia è un’espressione del nostro stato, quello spesso più vero, recluso al mondo, e solo trasformato in versi può urlare la sua veridicità, ma pochi riescono a tradurre ciò che un’anima poetica concede di sé. Non mi sono mai sentita né poetessa né narratrice, perché rimango me stessa sempre. Forse direi “Monica libera” quando scrivo, mi sento libera. Nei tuoi numerosi romanzi, quali generi hai esplorato e a quale ti senti più affine? Forse il legame tra anime gemelle è il tema a me più caro, che ricorre in diversi miei romanzi come “La mia Venezia”, “Leggenda di un amore eterno”, “Il Varco fra i due mondi” e di ultima uscita “La Smentita”. Credo nella reincarnazione e alle anime gemelle, siamo la parte mancante di qualcuno, in attesa di ritrovarci. Non tutti si ritrovano, forse per questo molti di noi passano l’esistenza con quel senso di vuoto, di incompletezza che non si placa mai. Il libro a me più caro è “La mia Venezia”, forse perché Venezia mi è molto cara da diversi secoli… e perché all’ amore eterno… io ancor ci credo. Alcuni romanzi li hai scritti su commissione, è un lavoro che offri fra le tue varie competenze che sono riportate sul tuo sito “Passione Lavoro”. Come riesci a calarti nei panni della persona che ti affida la sua storia da raccontare? Credo che sia un dono, un’empatia che si avverte tra chi racconta e chi scrive. E soprattutto occorre tanta professionalità e cura dei dettagli, perché entrar nel cuore di una storia non tua, non è una passeggiata. Osservando la tua grande passione, professionalità e dedizione mi viene spontaneo domandarti di spiegare in che modo vedi lo strumento della scrittura come un mezzo per “aprire i cuori e anime ancora dormienti”. La scrittura scava nel profondo, le parole sono armi che spesso feriscono e vengono usate con superficialità; sottovalutiamo la potenza del messaggio, per questo invito sempre gli scrittori scrivere di speranza, d’amore di rinascita di vita! Odio, morte, cattiveria, catastrofi, tragedie, timore alimentano già le menti umane, si diffonde sempre più questo comune pensiero fatto di disfatta, distruzione, paura, fine! I pensieri possono molto! Uniti diventano fonte di energia rigeneratrice; per questo nel mio piccolo diffondo parole di speranza, di rinascita, di amore e fede, cerco di trasmettere il messaggio che solo il pensiero positivo può cambiare le carte in tavola. L’Universo è uno specchio e di rimando ci dà ciò che pensiamo e mostriamo. Quali sono i tuoi progetti futuri? Sto realizzando una Collana di favole per bambini, di cui sto curando il testo, le illustrazioni, la grafica, insomma come sempre faccio tutto da sola. La Collana sarà composta da 12 libretti, un progetto ambizioso che spero porti gioia ai miei piccoli lettori e non. Per visitare il blog potete cliccare su questo Link
https://oltrescrittura.blogspot.com/ Per visitare la sua pagina “Passione e Lavoro” potete cliccare su questo Link https://www.facebook.com/passionelavoroservizieditoriali Molti dei suoi libri sono acquistabili a questo link https://www.amazon.it/s?k=Monica+Pasero&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=1IIRJFT39EPW2&sprefix=monica+pasero%2Caps%2C812&ref=nb_sb_noss_1

Il mio ultimo romanzo-saggio, frutto di una importante esperienza conosciuta nel 1997 a Scansano. Durante un ritiro spirituale la protagonis...