mercoledì 25 maggio 2022


 

Orari da rispettare, bandiere da rispettare, programmi da rispettare, questa la vita degli insegnanti ma suscitare lo stesso rispetto dovuto alla loro difficile professione non è affidato ai requisiti del buon insegnante, ma solo alla fortuna di capitare con scolaresche non ancora completamente rovinate dai genitori! Nel suo libro di racconti, “Storie di Ordinaria Vita Scolastica”, Pathos Edizioni, il professore Davide Pelanda passa in rassegna, per così dire, più o meno l'intero ventaglio di tipologia di docente, e di studente. Non si fa mancare nemmeno uno sguardo divertito ad una certa caricatura di Dirigente Scolastico, unico racconto condito da una buona dose di surrealismo, fra le altre brevi storie, realmente accadute.

La scuola dei bei tempi andati, quella col “registro di carta”, “i banchi doppi”, e la scuola ai tempi del Covid, con l'alienante didattica a distanza, le valutazioni tecnologiche ed i banchi solitari.

Di quando in quando, un omicidio. Insoluto. Insoluto come il ruolo del professore di ieri e di oggi, cui vengono richieste sempre più doti di pedagogista ed anche di performante negoziatore, per evitare di essere travolto da eserciti di genitori incazzati e poco collaborativi.

Uno sguardo trentennale ed attento su questo spaccato di società, il sistema dell'istruzione e dell'educazione, che sente il peso della polvere e non trova il modo nè il sostegno per rinnovarsi.

In mezzo a tutto ciò, brilla come un diamante pazzo (per parafrasare i Pink Floyd), l'umanità sensibile e senza tempo di un docente, profondamente innamorato del proprio lavoro.


Loredana Zino

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